Un aiuto a fondo perduto per le imprese e i possessori di partita Iva. Il contributo sarà tra i mille e i duemila euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Questi mesi di lockdown, dovuti al Coronavirus, hanno messo in ginocchio la maggior parte delle aziende e non solo. Sotto la scure della chiusura forzata, infatti, ci sono finiti tantissimi liberi professionisti e i titolari di partita Iva. Per loro è stato istituito un fondo che è stato approvato anche nel Decreto Rilancio.
Ernesto Maria Ruffini: “Ecco come richiedere e ottenere il contributo”
Tutti possono accedere a questi contributi? In realtà no, ci sono dei requisiti che devono essere rispettati. Infatti non possono usufruire coloro la cui attività è cessata nella data di presentazione della domanda. Non possono fare richiesta al fondo neanche i soggetti iscritti alle casse previdenziali, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione. Esclusi anche coloro che fruiscono dei bonus di professionisti e di lavoratori dello spettacolo.
Quando sarà possibile presentare la domanda? Presto detto, dal primo pomeriggio di lunedì 15 giugno 2020 mediante il canale telematico Entratel oppure tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate.
All’interno del sito, inoltre, c’è un’area apposita che spiega per filo e per segno tutta la trafila da seguire con tutte le specifiche del caso.
A quanto ammonta il contributo?
Il contributo a fondo perduto è diverso tra persone fisiche e non. Per i primi saranno erogati non meno di mille euro, per i secondi, invece, si è pensato a un contributo di 2000 euro. Va specificato, inoltre, che questi soldi sono esenti da tassazione per quanto concerne le imposte sui redditi sia per l’Irap.
per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.
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